venerdì 4 luglio 2008

Il mulino Albani diventa un centro commerciale .

Dal Corriere Adriatrico (del?)

Si tratterà di un edificio a quattro piani ed è stabilita anche la realizzazione di una passerella pedonale che scavalcherà la ferrovia

Approvato il progetto di ristrutturazione: previsto anche un parcheggio di 7.000 metri quadrati

Il mulino Albani diventa un centro commerciale

Fano - La Commissione Urbanistica ha approvato alla unanimità il progetto relativo alla ristrutturazione del Mulino Albani, divenuto da tempo, a causa del suo inutilizzo, una delle più rilevanti emergenze di carattere edilizio della nostra città, spesso ricovero di disadattati ed extracomunitari che lo hanno occupato abusivamente.

E’ dal 1983 che la proprietà, facente capo alla famiglia Nigra, tenta di ricevere i permessi necessari alla sua ristrutturazione, senza che l’Amministrazione Comunale favorisse il processo di bonifica. Nel frattempo il caseggiato, assunto l’aspetto di un reperto di archeologia industriale sui generis, è andato degradandosi sempre più, fonendo un brutto biglietto da visita a quei forestieri che giungevano in città provenendo da sud. In questi giorni, finalmente, l’organo consultivo ha emesso un parere positivo che permetterà la realizzazione di un nuovo Centro direzionale e Commerciale.

Il nuovo progetto è stato redatto dall’architetto Remigio Bursi, che ha al suo attivo tra l’altro la realizzazione del centro commerciale di piazzale Amendola, il restauro di Palazzo Martinozzi, il progetto della quinta di via Gabrielli e diversi recuperi di emergenze storiche nell’entroterra.

Unica prescrizione favorire un miglior collegamento viabile con il vicino nodo di scambio che probabilmente renderà necessaria la realizzazione di una nuova rotatoria sulla statale Adriatica, non molto lontana da quella realizzata di recente alla curva della stazione ferroviaria, per favorire l’immissione del traffico automobilistico che proviene da Pesaro e in generale da nord.

La costruzione del nuovo edificio, comprensiva di 7.000 metri quadri di scoperto, adibito a parcheggio, favorirà anche il passaggio del grande collettore di via Pisacane che altrimenti avrebbe dovuto essere previsto sotto l’edificio stesso. In questo caso, invece, verrà lasciato un maggior spazio tra il nuovo centro commerciale e la vicina concessionaria di auto Lampetti che potrà venire utilizzato dal Comune in servitù. Il via libera all’elaborato di Bursi, probabilmente ha anche evitato il sorgere di un lungo contenzioso tra i proprietari del terreno e l’Amministrazione Comunale per il passaggio del collettore che avrebbe ritardato la realizzazione di un’opera estremamente necessaria alla città, in quanto dovrebbe evitare il ripetersi degli allagamenti che periodicamente danneggiano gli scantinati e i garages di via Carlo Pisacane.

Il progetto, che prevede la costruzione di un edificio a quattro piani, prevede anche la realizzazione di una passerella pedonale che scavalcherà la ferrovia e metterà in comunicazione il centro con i parcheggi della Sassonia. Saranno parcheggi in più anche al servizio della nuova stazione delle Corriere, i cui lavori, dopo un lungo periodo di fermo, dovrebbero essere ripresi proprio in questi giorni. Per dare inizio ai lavori ora si attende l’approvazione definitiva del Prg.

In realtà si potrebbe procedere anche tramite un piano attuativo, uno strumento che comporta una variante al vigente Prg, ma i tempi non sarebbero più celeri.

Solo se il piano regolatore dovesse incontrare qualche intoppo che ne dilungasse oltre i tempi previsti l’approvazione definitiva, il ricorso al piano attuativo sarebbe una valida alternativa che permetterebbe ugualmente la bonifica dell’area.

La scomparsa del Mulino Albani è stata da tempo auspicata insieme a quella dell’ex Cif. Tale grande edificio, che sorgeva alla foce dell’Arzilla, è stato abbattuto da qualche anno per lasciare il posto a un parcheggio che diverrà facilmente fruibile solo quando verrà realizzato un ponte pedonale sul torrente. Ora spetta al vecchio mulino divenuto un fantasma di se stesso.